VIAREGGIO. “Da quando, quattro anni fa, la città volle voltare pagina rispetto ad un passato che rifiutava, ho dedicato, come credo sia doveroso per ogni cittadino che si trova a ricoprire una carica pubblica, ogni istante di questo tempo alla nostra Viareggio e Torre del Lago. Una dedizione trasparente e completa che ha consentito di affrontare e spesso superare gli infiniti ostacoli trovati nel lontano, eppure vicino, 2008. Economici innanzitutto, per una massa di debiti, voluti negli anni, sconvolgente nei numeri e nelle caratteristiche, i cui pagamenti hanno sottratto in questi quattro anni risorse essenziali e preziose e che gli ulteriori tagli del Governo Monti hanno reso, se possibile, ancor più pesanti”. A scriverlo, motivando le sue dimissioni, è il sindaco di Viareggio Luca Lunardini.

“Nonostante questo drammatico quadro, la serena e onesta determinazione che ci ha contraddistinto fin dal primo giorno del mio insediamento ha consentito di ottenere risultati su cui nessuno, tra coloro che davvero conoscevano le condizioni in cui eravamo stati lasciati, avrebbero ritenuto possibili. Un senso del dovere radicato e la parola data agli elettori hanno impedito, come alcuni suggerivano a fronte di una situazione difficilissima, di “riportare subito le chiavi al Prefetto” e di far commissariare subito la città con tutte le nefaste ricadute a tutti ben note”.

“Una progressiva riduzione del debito e una sobrietà nella gestione della Cosa Pubblica, cui Viareggio aveva finalmente bisogno dopo anni di ‘libagioni’, hanno impedito la catastrofe di un commissariamento che i numeri avrebbero descritto come inevitabile sin da subito. La medesima determinazione, e il medesimo ‘cuore’, che hanno permesso a questa città di superare, senza dimenticare, un evento folle e doloroso come il 29 giugno 2009 o altri momenti luttuosi o difficili che si sono susseguiti”.

“Ma al di là di questi eventi eccezionali e dolorosi vi è stata una difficile, faticosa ma anche coraggiosa attività amministrativa i cui frutti avremmo raccolto quest’anno con i mille progetti decollati: massicci interventi sui manti stradali, sui marciapiedi e la segnaletica; realizzazione del parcheggio multipiano all’ex Gasometro; attuazione del nuovo regolamento della Polizia Municipale; nuova gestione del verde pubblico; riduzione della Tia; Imu al minimo; consegna di nuovi appartamenti di edilizia popolare. Per non dimenticare, dopo anni e anni di chiacchiere e di discorsi (e soldi buttati al vento in improbabili progetti), l’approvazione del Regolamento urbanistico già adottato e il completamento della nuova Passeggiata”.

“Non i, pur enormi, problemi amministrativi, dei quali abbiamo il dovere di farci carico e di trovare soluzioni, ma scelte di tipo politico mi fanno prendere atto di come, in questo momento, una parte della maggioranza abbia deciso di non far proseguire questa azione. L’onestà e l’assoluta assenza di interessi personali che hanno guidato ogni mio agire in questi quattro anni mi hanno fatto prendere questa dolorosa decisione”.

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